Il Salone della Meridiana ha una nuova veste, ispirata all’allestimento realizzato sotto la Direzione di Amedeo Maiuri, nel 1927.
Dell’allestimento voluto dal Maiuri si recuperano oggi diversi elementi: due panche ottagonali del 1907, alcune vasche, tra cui quella in pavonazzetto identificata nei depositi e ricomposta, nonché due labra, che facevano parte della collezione di Carolina Murat; il labrum in rosso antico da Pompei su base della fine del XVIII secolo e quello settecentesco, con sostegno a tripode con teste leonine.
Sul fondo del Salone sono collocati i due celebri candelabri in marmo di Piranesi, esempio sapiente del riuso neoclassico di frammenti antichi “ricombinati” in un’opera moderna. Infine due statue antiche raffiguranti le muse Urania ed Erato e provenienti da Ercolano richiamano la gloria delle Arti, raffigurata nell’affresco del Bardellino sulla volta del Salone.
