Nell’ultimo anno il MANN ha intrapreso una campagna di restauro di molti dei materiali custoditi presso l’Archivio Disegni. Sono incisioni, acquerelli, gouache e piante dei ritrovamenti di Ercolano e Pompei raccolti attraverso oltre due secoli di documentazione degli scavi vesuviani.
Il focus è la casa pompeiana. In tal senso la mostra non solo celebra i recenti restauri mostrando al pubblico opere che raramente vengono esposte ma, insieme alla mostra 1859 – Un fotografo russo a Pompei. Gabriel Ivanovič de Rumine, è in dialogo con il nuovo allestimento permanente dedicato alla casa e agli arredi domestici nelle sale XCI–XCIV.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli possiede 74 acquerelli pompeiani di Luigi Bazzani (1836–1927): una delle raccolte più ricche, insieme al Victoria & Albert Museum di Londra e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Uno scenografo di successo, Bazzani arriva a Pompei negli anni ’80 dell’Ottocento per dedicarsi lungamente alla produzione di acquerelli dei monumenti della città. I suoi fogli spiccano per una sorprendente attenzione al vero, tanto che nel 1922 il Museo di Napoli ne acquista un nucleo a supporto della documentazione degli scavi e li espone inizialmente nel salone del Plastico di Pompei. I fogli in mostra rappresentano soprattutto interni di case, arredi ancora in situ e giardini.
Partendo da un grande acquerello che ne illustra il tegolato antico, la mostra presenta un approfondimento su una casa pompeiana in particolare: la Casa del Fauno. Scoperta all’inizio degli anni ’30 dell’Ottocento, l’edificio è sorprendente per la ricchezza e raffinatezza del suo apparato decorativo. Le gouache, gli acquerelli e le foto in mostra, eseguiti negli anni di poco successivi alla scoperta, ne illustrano sia l’impianto complessivo sia le sofisticate decorazioni.
La mostra è curata da Andrea Milanese, Ruggiero Ferrajoli, e Domenico Pino, e sarà visitabile fino al 28 Febbraio 2025 nella sala XCV al secondo piano del Museo.