Domus. Gli arredi di Pompei
Le sale 90-94 (XC-XCIV) sono dedicate alla scultura e agli arredi domestici dalle città vesuviane. L’allestimento invita ad entrare nel cuore delle case, per riscoprirne il gusto, le abitudini e l’universo simbolico. Raffinati bronzi, marmi, terrecotte e affreschi restituiscono l’atmosfera quotidiana e intima degli ambienti domestici.
Ogni elemento guida alla scoperta dei vari aspetti dell’abitare, dal mobilio (sedute, sgabelli, panche, tavoli, monopodi), alle ricercate suppellettili (bracieri, lucerne, scaldavivande, candelabri, tazze), al vivace apparato decorativo (sculture, ornamenti da fontana, oscilla, affreschi). Tecnica, artigianato e arte si fondono in un dialogo serrato che ha influenzato profondamente il gusto europeo tra XVIII e XIX secolo, lasciando tracce visibili anche nel design moderno.
Il percorso espositivo è stato concepito a integrazione di quello proposto nelle sale 85-89 (LXXXV-LXXXIX), dedicate agli Oggetti della vita quotidiana dalle città vesuviane.
Nella sala 90 (XC) è proposta una esperienza immersiva, dedicata agli arredi dalle città vesuviane e alla Casa del Fauno di Pompei.
Le sale 91-93 (XCI-XCIII) sono dedicate, rispettivamente, alla scultura decorativa da giardino, al mobilio, agli strumenti per l’illuminazione e il riscaldamento.
La 94 (XCIV), Sala dei Grifi, prende il nome dagli arredi ottocenteschi, fatti realizzare nel 1870 da Giuseppe Fiorelli, allora Direttore del Museo e degli Scavi di Pompei, ispirandosi a un originale pompeiano con piede a forma di grifo, anch’esso esposto. L’allestimento comprende una copia del Narciso di Vincenzo Gemito (l’originale antico si trova nella sala 91) e una selezione di acquerelli, incisioni e fotografie che documentano la fortuna moderna di Pompei.
