La mostra “Ercolano e Pompei. Visioni di una scoperta” è un percorso nelle suggestioni che le città vesuviane, sepolte dall’eruzione del 79 d.C. e svelate dagli scavi del XVIII secolo, hanno esercitato su interpreti d’eccezione, vissuti tra il Settecento e gli inizi del Novecento. Il percorso espositivo, nato dalla sinergia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli con il centro culturale m.a.x. di Chiasso, è, dunque, una narrazione a ritroso nel tempo, le cui tappe non sono soltanto segnate da venticinque preziosi reperti archeologici, ma anche da lettere, taccuini acquerellati, incisioni, litografie, disegni, rilievi, matrici, gouaches, fotografie e cartoline. Sono intervenuti alla conferenza stampa il Direttore Giulierini, Brendan Oswald (Direttore British Council di Napoli), Isabel-Clara Lorda Vidal (Direttrice Instituto Cervates di Napoli), Maria Carmen Morese (Direttrice del Goethe-Institut di Napoli) e Jean-Paul Seytre (Console generale di Francia a Napoli e Direttore Institut Français de Naples).